Le priorità per i prossimi anni: le istituzioni UE stabiliscono un’agenda comune

Le priorità per i prossimi anni: le istituzioni UE stabiliscono un’agenda comune
18 Gennaio 2021 accademia

Tra gli adempimenti che le istituzioni europee devono compiere al termine di ogni anno, figura una Dichiarazione comune annuale, stilata da Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, che ha come obiettivo la discussione delle priorità legislative e permette agli enti coinvolti di collaborare in sinergia per la loro realizzazione. Oltre a questo, le tre istituzioni devono concordare sulle Conclusioni comuni sugli obiettivi e le priorità politiche per il periodo 2020-2024.

La firma è avvenuta il 17 dicembre 2020, alla presenza della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, del presidente del Parlamento europeo David Sassoli e della cancelliera Angela Merkel, a nome della presidenza del Consiglio. I due documenti rappresentano l’impegno delle tre istituzioni nell’adottare in maniera rapida le proposte legislative necessarie affinché l’UE possa attuare la sua ripresa dalla pandemia di Covid-19. Si fa riferimento, a tal proposito, alla transizione energetica e digitali quali motori del rilancio, nonché la decisa volontà di realizzare un’agenda politica e legislativa ambiziosa per attuare tale rilancio fino al 2024. Quest’anno, infatti, per la prima volta i vertici delle istituzioni europee hanno firmato congiuntamente il documento con le Conclusioni comuni sugli obiettivi e le priorità politiche per il periodo 2020-2024, che definiscono le priorità concordate dalle istituzioni per orientare l’agenda legislativa dell’UE fino al 2024.

La Dichiarazione comune annuale, come detto, è il programma di lavoro della Commissione per il 2021, dietro decisione congiunta delle istituzioni europee, focalizzando l’attenzione politica sulle principali proposte legislative già presentate o che saranno presentate entro l’autunno 2021 dalla Commissione europea.

Nel dettaglio, il documento si focalizza su sei tematiche principali, considerate prioritarie, con l’obiettivo di portarne a termine il maggior numero possibile:

attuazione del Green Deal europeo, cogliendo le opportunità della transizione energetica per tutti gli Stati membri, con l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica dell’UE entro il 2050 e promettendo già ottimi progressi, in vista di tale obiettivo, entro il 2030.

attuazione della transizione digitale, con la creazione di un mercato unico dei servizi digitali che garantisca un funzionamento eccellente nel rispetto di limiti etici e di sicurezza. Questo punto prevede anche l’elaborazione di un quadro per un’intelligenza artificiale efficace, con una leadership europea e obiettivi da raggiungere entro il 2030.

realizzazione di un’economia al servizio delle persone attraverso l’unione economica e monetaria, rafforzando la sostenibilità delle banche e dei mercati dei capitali europei. La ripresa, si legge nella nota stampa, deve raggiungere l’intera società, rafforzando le industrie e lavorando per una maggiore equità e prosperità sociale.

rafforzamento dell’UE nel mondo, attraverso la promozione di norme commerciali internazionali per garantire condizioni di parità e un uso efficace e corretto delle norme stesse. Anche le relazioni transatlantiche devono subire un’accelerazione, stabilendo un solido partenariato delle altre potenze con l’UE, che deve a sua volta potenziare la sua immagine di leadership responsabile e affidabile e a livello mondiale.

promozione di un’Europa sicura e libera. Questo tema è particolarmente importante perché prevede un nuovo patto in materia di asilo e migrazione, con un controllo efficace delle frontiere esterne dell’UE. L’UE deve mostrarsi sicura, potenziando la sua risposta alle crisi sanitarie e agendo in maniera risoluta per prevenire e contrastare la diffusione di contenuti illeciti o inneggianti al terrorismo. La dichiarazione punta anche a un’Europa libera, che sappia proteggere la libera circolazione, con il consolidamento dello spazio Schengen.

protezione e rafforzamento della democrazia e difesa dei valori comuni europei. Lo Stato di diritto si presenta nuovamente come priorità dell’UE, che mira a consolidare la sua capacità di preservazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché al potenziamento delle fondamenta democratiche dell’Europa.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha rilasciato una dichiarazione riguardo al documento sottoscritto, puntando l’attenzione su come questo sia la dimostrazione che l’UE è determinata a lavorare sinergicamente per la salvaguardia della salute e dell’occupazione dei cittadini europei. La ripresa, continua von der Leyen, deve essere sostenibile e la direzione deve essere quella di massimo beneficio per tutti, migliorando la capacità dell’UE di rispondere anche alle crisi sanitarie. Conclude dicendo che “è giunto il momento di passare all’attuazione”, lasciando intendere la sua massima determinazione a realizzare i punti concordati nel documento.

Stabiliti gli obiettivi, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione dovranno collaborare al fine di realizzare tutte le proposte in sospeso, seguendo sempre la strada della sussidiarietà e della proporzionalità, nonché dei principi del valore aggiunto europeo.

Un impegno doveroso, infine, arriva dall’UE nella promozione di un dialogo con i cittadini, affinché questi ritrovino una maggiore familiarità con le istituzioni europee e abbiamo maggiore interesse a definire il loro futuro, anche in considerazione della prossima conferenza sul futuro dell’Europa.

di Marina Rossini

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