Unione Europea

STATI MEMBRI

Dott. Feliciano Fabio, autore della scheda che segue

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Perché un’Unione europea?

L’Unione europea discende dalla Comunità economica europea, nata nel secondo dopoguerra. Essa si propone di:

  • garantire la pace, la prosperità e la stabilità dei suoi popoli,
  • superare le divisioni del continente,
  • garantire la sicurezza dei suoi cittadini,
  • favorire uno sviluppo economico e sociale il più equilibrato possibile,
  • rispondere alle sfide della globalizzazione e preservare la diversità dei popoli europei,
  • sostenere i valori condivisi da tutti i cittadini europei, come lo sviluppo sostenibile, la difesa dell’ambiente, il rispetto dei diritti umani e l’economia sociale di mercato.

Sono propositi assai importanti e non  sempre pienamente realizzati a causa, spesso, del prevalere di interessi nazionali.

Ai primi sei Stati Membri, cosiddetti “Fondatori” (Germania dell’Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo), se ne sono aggiunti, col passar del tempo, altri 22: è stato un allargamento favorito dalla caduta di regimi e della fine della Guerra fredda. Tale allargamento ha messo a dura prova la capacità di funzionamento delle istuzioni comunitarie. Dal 2020 la Gran Bretagna è uscita dall’UE dopo una faticosa proceduta chiamata “Brexit”.  Attualmente, pertanto, i Paesi che fanno parte dell’UE sono 27. Hanno viceversa chiesto di aderire all’UE alcuni Paesi dell’area balcanica: Serbia, Bosnia, Macedonia e Albania. In linea di principio l’Unione europea è aperta a tutti i paesi europei che soddisfano i criteri democratici, politici ed economici per l’adesione. Prima di ogni allargamento l’UE dovrebbe verificare la propria capacità di assorbimento, la capacità di funzionamento delle sue istituzioni e il rispetto della democrazia. Ciò dovrebbe valere anche per i Paesi che ne sono già membri come, ad esempio, l’Ungheria o la Polonia. Un problema ancora purtroppo irrisolto.

Come funziona l’Unione europea

Il Consiglio dei ministri dell’Unione europea, che rappresenta gli Stati membri, è il principale organo decisionale dell’Unione. Quando si riunisce a livello di capi di Stato o di governo diventa il Consiglio europeo, il cui ruolo è quello di fornire all’UE l’impulso politico per le questioni fondamentali. Il Parlamento europeo, che rappresenta i popoli d’Europa ed è eletto direttamente dai cittadini europei, condivide il potere legislativo e di bilancio con il Consiglio. La Commissione europea, che rappresenta l’interesse comune dell’UE, è il principale organo esecutivo dell’Unione. Dispone del diritto di iniziativa e garantisce la corretta attuazione delle politiche europee. La Banca centrale europea ha poteri di politica economica monetaria per i paesi che hanno aderito alla moneta unica, l’euro, e di vigilanza sugli enti creditizi.

La libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali sono tra le principali realizzazioni dell’Unione europea: le restrizioni agli scambi e alla libera concorrenza sono state gradualmente eliminate fra gli Stati membri, il che ha contribuito all’innalzamento del tenore di vita. Viceversa non si è mai creata una difesa europea e neppure il settore della sanità ha trovato una risposta adeguata a livello europeo in quanto esso è stato lasciato alla competenza interna dei vari Stati membri.

L’unione economica e monetaria (UEM) e l’euro

L’euro è la moneta unica dell’Unione europea. Dodici degli allora quindici Stati membri dell’Unione lo hanno adottato per le operazioni non in contanti dal 1999 e per tutti i pagamenti dal 2002, quando sono entrati in circolazione le monete e i biglietti in euro. A questi si sono poi aggiunti la Slovenia (2007), Malta e Cipro (2008), la Slovacchia (2009), l’Estonia (2011), la Lettonia (2014) e la Lituania (2015). Tre paesi (Danimarca, Svezia e Regno Unito) non hanno preso parte a questa unione monetaria. La realizzazione dell’UEM e dell’euro con la sua Banca Centrale Europea (BCE) ha retto bene anche in circostanze difficili ma non è stata completata dall’Unione bancaria e fiscale che avrebbero assicurato maggior stabilità monetaria. Il mancato completamento dell’UEM è dovuto al persistere di contrastanti interessi nazionali.